Esiste una correlazione tra fumo di sigaretta e malattia parodontale?
Forse non tutti sanno che La nicotina è un potente vasocostrittore, di conseguenza la sua azione, maschera efficacemente un quadro di infiammazione gengivale acuta.
Il paziente di conseguenza, non si accorge del danno prodotto dall’insulto cronico dovuto al fumo di sigaretta e dagli altri fattori scatenanti la malattia parodontale.
Spesso, per il paziente, il mancato sanguinamento delle gengive è sempre sinonimo di salute; questo non è corretto, poiché molto spesso, la perdita di attacco parodontale non è necessariamente associata a sanguinamento gengivale. Inoltre il fumo di sigaretta esercita uno shock termico che provoca una reazione infiammatoria nei confronti dei tessuti parodontali e delle mucose.
Il quadro parodontale del forte fumatore, spesso, presenta tasche parodontali diffuse con perdita di attacco osseo senza edema né infiammazione acuta né tanto meno sanguinamento; questo quadro porta il paziente a sottostimare la propria condizione.
Per questo motivo, è fondamentale che il paziente si riferisca a un operatore qualificato che interpreti radiograficamente e clinicamente (con il sondaggio parodontale) la situazione.
Quindi il fumo di sigaretta non è un fattore scatenante la malattia parodontale ma sicuramente è un fattore secondario che aggrava il suo decorso e, per così dire, “sottostima ” la reale gravità della situazione parodontale.
Da qui l’importanza per i pazienti di recarsi periodicamente dal dentista per effettuare i controlli routinari e la pulizia dei denti periodica.
Leave a Reply